E' vero, il nostro racconto è legato principalmente alla "route 1", la strada ad anello che racchiude gran parte delle bellezze islandesi, però un'avventura che si rispetti non può prescindere da qualche "fuori pista". E, quando si parla di "off road", nulla è come il Landmannalaugar, l'entroterra, una terra impervia e clamorosamente affascinante, una delle tante aree remote di un'Islanda completamente diversa da quella "facile" della Route 1. Il Landmannalaugar va guadagnato e non è sicuramente per tutti, ma raramente in Europa abbiamo visitato un posto altrettanto incredibile, fatto di strade sterrate, fiumi da guadare, distese di lava, montagne colorate, sorgenti di acqua bollente e molto altro... tutto in un unico luogo!
It's true, our story is mainly tied to "route 1", the ring road that encompasses most of Iceland's beauties, but any adventure must include some "off-track". And, when it comes to "off road", there's nothing like the Landmannalaugar, Iceland's highlands, an impervious and resoundingly fascinating land, one of the many remote areas of Iceland which is completely different from the "easy" Route 1. The Landmannalaugar must be earned and it's definitely not for everyone, but in Europe we've never ever been to such an incredible place like this, made of dirt roads, rivers to ford, lava fields, colorful mountains, boiling rivers and much more... all in one place!
COME VISITARE LANDMANNALAUGAR
Innanzitutto dobbiamo precisare che il Landmannalugar, situato a sud ovest del paese (a circa 200 km da Reykjavik) offre non solo diverse modalità di visita ma, anche molti modi per raggiungerlo. Il cuore di quest'area, che poi è il punto di arrivo per moltissimi visitatori è Fjallabak Nature Reserve, da dove partono diversi sentieri escursionistici onestamente uno più bello dell'altro. Ma Landmannalaugar è questo e molto altro. E' anche e soprattutto strade sterrate, in particolare la F208 che comincia a nord-est di Vik e si conclude dopo 135 km di sterrato a nord, quando le strade tornano asfaltate e la civiltà torna a prendere il sopravvento. Landmannalaugar è però anche la casa del percorso escursionistico più bello e difficile d'Islanda, il Laugavegur, lungo 55 km. Con tutta questa carne al fuoco è doveroso fare un po' ordine, cominciando dal dire che è possibile visitare quest'area anche su un comodo bus che parte giornalmente da Reykjavik e vi consente di vivere serenamente un percorso decisamente impervio, non preoccupandovi dei continui attraversamenti di fiume. I più avventurosi noleggeranno un robustissimo 4x4 e potranno davvero sbizzarrirsi: potranno partire da Reykjavik e percorrere l'intera F208 sbucando poi nei pressi di Vik, quindi lungo la Ring Road, oppure effettuare un percorso anello che invece comprende solo parte della f208 e la Landmannaleið per poi tornare alla capitale. E poi ci sono quelli come noi, che non hanno voluto rinunciare all'avventura senza tuttavia correre particolari rischi, perchè la verità è che Landmannalaugar può essere visitato anche senza effettuare gli attraversamenti di fiume che così tanto spaventano i visitatori.
HOW TO VISIT LANDMANNALAUGAR
First of all we must point out that Landmannalugar, located southwest of the country (about 200 km from Reykjavik) can be visited in different ways and also can be reached in many ways. The heart of this area, which is then the arrival point for many visitors, is the Fjallabak Nature Reserve, from where several hiking trails start, honestly one more beautiful than the other. But Landmannalaugar is this and much more. It is also and above all dirt roads, in particular the F208 that begins northeast of Vik and ends after 135 km of dirt road to the north, when the roads become paved and civilization takes over again. However, Landmannalaugar is also home to Iceland's most beautiful and difficult hiking trail, the 55km-long Laugavegur. With several irons in the fire, it is necessary to put things in order, starting by the fact that it is possible to visit this area also on a comfortable bus that leaves daily from Reykjavik and allows you to serenely experience a decidedly impervious path, without worrying about the continuous river crossings. The more adventurous would rent a sturdy 4x4 and can really indulge themselves: they can leave from Reykjavik and drive the entire F208 and then come out near Vik (close to the Ring Road), or make a loop drive that includes only part of the F208, Landmannaleið and then return to the capital. And then there are those like us, who didn't want to give up the adventure without taking any particular risks, because the truth is that Landmannalaugar can be visited even without river crossings that so frighten visitors.
LA NOSTRA VISITA AL LANDMANNALAUGAR - COME EVITARE I RIVER CROSSING
La verità è che il percorso per arrivare a Landmannalaugar è bello almeno quanto la meta. Ma tanti non sono disposti a vivere l'adrenalina dei river crossing o passare la giornata con l'incognita del meteo. Se dovesse piovere, infatti, quei fiumi da guadare diventerebbero non superabili, costringendovi ad una dolorosissima marcia indietro. Tuttavia c'è un modo per arginare tutto ciò, partendo da Reykjavik o, ancor meglio da Sellfoss. L'unica nota dolente è il fatto che poi dovrete tornare dalla stessa strada dalla quale siete venuti, costringendovi ad un bel tour de force. Per questo abbiamo scelto di inserire qualche stop, più o meno affascinante, per rendervi le 3 ore abbondanti di strada (se siete partiti da Reykjavik) meno noiose.
OUR VISIT TO LANDMANNALAUGAR - HOW TO AVOID RIVER CROSSINGS
The truth is that the route to Landmannalaugar is at least as beautiful as the destination. But many people are not willing to experience the adrenaline of river crossings or spend the day with the uncertainty of the weather. If it rains, in fact, those rivers will become unpassable, forcing you to a very painful backtrack. However, there is a way to curb this, starting from Reykjavik or, even better, from Sellfoss. The only sore point is the fact that you will then have to return by the same road from which you came, forcing you to a kind of tour de force. For this reason we have chosen to include some stops, more or less fascinating, to make the 3 hours on the road (if you start from Reykjavik) less boring.
Una volta giunti Selfoss dovrete seguire prima la "30" e poi la "32" (entrambe asfaltate), dove potrete sgranchirvi le gambe al Gaukshofdi, un view point da posizione decisamente privilegiata sulla valle di Þjorsárdalur, con il vulcano Hekla sullo sfondo e poi con le Hjalparfoss e le Haifoss, quest'ultime decisamente maestose e raggiungibili con una piccola deviazione dalla "32" lungo la "332". Il bello tuttavia deve ovviamente ancora arrivare, con la "32" che si unisce alla F26, il primo vero approccio con le mitiche strade "f" islandesi, le off-road. In realtà la F26 rimane asfaltata fino al visitor center (qui c'è anche un bar-cafe ed un benzinaio, fondamentale se non avete almeno metà (se non di più) serbatoio pieno. Al The Highland Center Hrauneyjar abbiamo chiesto conferma che la strada che stavamo percorrendo fosse quella esatta per evitare i fiumi e, ricevuta conferma, è così cominciata la nostra avventura nel maestoso Landmannalaugar...
When in Selfoss, you'll have to follow the road "30" and then the "32" (both paved) and stretch your legs at Gaukshofdi, a viewpoint with a privileged position on the Þjorsárdalur valley, with the Hekla volcano in the background and then visit two falls: Hjalparfoss and Haifoss. Haifoss is quite majestic and reachable with a small detour from the road "32", along the "332". The best part, however, is yet to come, as the "32" joins the F26, the first real approach to Iceland's legendary "f" roads. Actually the F26 is paved all the way to the visitor center (there is also a cafe-bar and a gas station, which is essential if you the gas tanks isn't at least half full. At The Highland Center Hrauneyjar we askfor confirmation that the road we are about to take is the correct one to avoid all the river crossings: our adventure into the majestic Landmannalaugar begins...
LA F208, LA PORTA D'INGRESSO AL LANDMANNALAUGAR
Volete la verità? Ci eravamo segnati diversi stop lungo la F208, ma l'adrenalina non ci ha fatto capire più nulla. Volevamo solo arrivare al Landmannalaugar e molti degli stop prefissati li abbiamo mancati. E durante il ritorno? Lì è andata ancora peggio, perchè la stanchezza e "mancano tre ore a Reykjavik" ha fatto sì che li la saltassimo ancora. La F208 comincia una quindicina di km dopo il The Highland Center, quando una deviazione sulla destra (fate attenzione a non mancarla) farà sì che si apra davanti a voi un paesaggio incredibile. I primi km sono asfaltati, sostanzialmente sino al primo e più importante stop lungo la F208, le bellissime Sigoldufoss, distanti 5 km dalla deviazione (sulla sinistra). La cascata, alta 10 metri, si trova lungo il fiume Tungnaá ed è cambiata moltissimo da quando, nel 1981, poco distante è stata costruita una centrale idroelettrica. Ora c'è meno acqua, è meno alta ma se ascolterete gli islandesi vi diranno che... è più bella ora!
F208, THE GATEWAY TO LANDMANNALAUGAR
You want the truth? We had many stops written down along the F208, but the adrenaline made us not understand anything anymore. We just wanted to get to Landmannalaugar and just missed many of the pre-set stops. And what about the way back? It went even worse, because the combination of fatigue and "it takes three hour to get back to Reykjavik" made us miss them again. The F208 begins about fifteen kilometers after The Highland Center, when a detour on the right (be careful not to miss it) opens up an incredible landscape in front of us. The first few kilometers are paved, basically until the first and most important stop along the F208, the beautiful Sigoldufoss, located 5 km far from the detour (on the left). The waterfall, which is10 meters high, is located along the Tungnaá river and has changed a lot since 1981, when a hydroelectric plant was built nearby. Nowadays, there is less water, it is less high but if you listen to the Icelanders they would tell you that.... it's more beautiful!
Lasciata la cascata non solo cmbia la strada (addio asfalto...), ma cambiano totalmente anche le sensazioni. Quelle che di fatto ci hanno fatto mancare i successivi stop. Più ci si addentra, più il paesaggio diventa lunare, sia per la conformazione, sia per la mancanza di tracce umane. In alcuni momenti la strada, seppur sterrata, è abbastanza semplice, in altri non riuscirete ad andare a più di 15-20 km orari. Ma, va detto, non ci siamo mai trovati in seria difficoltà nell'affrontare i 30 km di sterrato che separano la cascata Sigoldufoss dal Fjallabak Nature Reserve.
Leaving the waterfall, forget about the asphalt: everything is gonna change, also the sensations you feel. Those sensations made us miss the next stops. The deeper you go, the more lunar the landscape becomes, both for the conformation and for the lack of human traces. At some points the road, although unpaved, is quite easy, at other points you can just drive very very slow (15-20 km per hour). Anyway, it must be said that we never found ourselves in serious difficulty while facing the 30 km of dirt road that separates the Sigoldufoss waterfall from the Fjallabak Nature Reserve.
GLI STOP LUNGO LA F208
Detto delle Sigoldufoss, da non perdere sicuramente c'è Sigöldugljufur, la valle delle lacrime, una deviazione sulla sinistra poco dopo aver lasciato le cascate. Questo canyon prende il nome proprio dal fatto che al suo interno siano presenti diverse cascate e che le sue acque siano di un blu purissimo. La deviazione la troverete circa 3 km dopo l'avvento della strada sterrata e, per raggiungerlo, dovrete percorrere un trail di circa 1 km che comincia dall’altra parte della strada rispetto al parcheggio. Proseguendo oltre, proprio poco prima di entrare nella riserva, non potrete mancare l'appuntamento con "photopoint", il view point forse più famoso dell'intera F208. Dalla sterrata si aprirà davanti a voi, infatti, una bellissima vista sul lago Frostastaoavatn.
THE STOPS ALONG THE F208
We've already said about Sigoldufoss, but visitors should definitely visit also Sigöldugljufur, the valley of tears, a detour on the left shortly after leaving the falls. This canyon takes its name from the fact that there are several waterfalls right into it and its waters are of a pure blue. You'll find the detour about 3 km after the beginning of the dirt road and there's a short trail (1 km) to get there. The trail begins on the other side of the road. Further on, just before entering the reserve, you can't miss the appointment with "photopoint", perhaps the most famous viewpoint of the entire F208. From the dirt road you will have a beautiful view of the lake Frostastaoavatn.
LA FJALLABAK NATURE RESERVE - LE 5 ATTRAZIONI DA NON PERDERE
Dopo circa 3 ore eccoci finalmente alla riserva Fjallabak Nature Reserve. Il parcheggio più vicino al visitor center, al campeggio ed al food truck che vende cibo e caffè è raggiungibile solo dopo aver guadato un fiume con la vostra vettura, l'alternativa è quella di lasciare la propria vettura poco prima del fiume e compiere l'ultimo pezzo di strada (circa 600 metri) a piedi. Tranquilli, non vi bagnerete, perchè una passerella vi permetterà di attraversare il fiume e raggiungere il Landmannalaugar Tourist information Centre.
FJALLABAK NATURE RESERVE - THE 5 ATTRACTIONS NOT TO BE MISSED
After about 3 hours we finally reach the Fjallabak Nature Reserve. The parking lot closest to the visitor center, the campsite and the food truck that sells food and coffee is accessible only after a river crossing, the alternative way is to leave your car just before the river and walk for about 600 meters till you get to the visitor center. Don't worry, you won't get wet, because a footbridge allows visitors to cross the river and reach the Landmannalaugar Tourist information Centre.
Sembra davvero un'oasi del deserto dopo circa 2 ore di nulla. Qui c'è tutto, persino i bagni, le docce (entrambi a pagamento, accettano carte di credito), cartine con mappe che spiegano i trail, un piccolo spaccio...e soprattutto tantissime persone. Ma proprio tante. C'è chi fa un'escursione "one day" e chi fa campeggio, c'è chi si avventura nei tantissimi trail e chi fa un bagno nelle caldissime acque del "fiume caldo" che scorre proprio a due passi dal visitor center.
It really feels like a desert oasis after about 2 hours of nothing. Visitors can really find everything here, even paying bathrooms, showers (they do accept credit cards), maps explaining the trails, a small store ... and especially many people. Just so many. There are those who go on a "one day" excursion and those who go camping, there are those who venture into the many trails and those who take a bath in the hot waters of the "hot river" that flows just a few steps from the visitor center.
La Riserva Naturale di Fjallabak, istituita nel 1979, è famosa per i suoi paesaggi selvaggi e aspri con montagne colorate e valli profonde. Il vulcano in cima al ghiacciaio, il Torfajökull, ha modellato l'area attraverso diverse eruzioni vulcaniche e un'elevata quantità di attività geotermica. Questa è la più grande area di riolite in Islanda e la seconda area geotermica più grande dopo Grímsvötn, che è nascosta nelle profondità del possente ghiacciaio Vatnajökul.
Fjallabak Nature Reserve, established in 1979, is famous for its wild and rugged landscapes with colorful mountains and deep valleys. The glacier-top volcano, Torfajökull, has shaped the area through several volcanic eruptions and a high amount of geothermal activity. This is the largest rhyolite area in Iceland and the second largest geothermal area after Grímsvötn, which is hidden deep within the mighty Vatnajökul Glacier.
Le attrazioni dell'area sono 5 e sarà il tempo a vostra disposizione a permettervi di visitarle tutte o meno:
1 - Le montagne di riolite
L'attrazione naturale più notevole è il paesaggio stesso: montagne così si trovano solo in Bolivia o in Nuova Zelanda, con i colori che spaziano dal marrone al giallo, dal rosso al blu. Le due più imponenti sono Brennisteinsalda, "Onda di zolfo" e Bláhnúkur, "Picco blu", che si trovano molto vicine l'una all'altra.
There are 5 main attractions in the area. If you don't have enough time, just focus on the first 3 sights.
1 - Rhyolite mountains
The most notable natural attraction is the landscape itself: mountains like this can only be found in Bolivia or New Zealand, with colors ranging from brown to yellow, red to blue. The two most impressive are Brennisteinsalda, the "Sulfur Wave" and Bláhnúkur, the "Blue Peak," which are located very close to each other.
2) I campi di lava
Il campo di lava più famoso è Laugahraun. Insieme ai vicini Hrafntinnuhraun e Namshraun furono creati tra l'872 e il 1480 d.C.
2) Lava Fields
The most famous lava field is Laugahraun. Together with the neighboring Hrafntinnuhraun and Namshraun, they all were created between 872 and 1480 AD.
3) Le sorgenti calde
Diversi flussi di acqua calda sorgono e si mescolano con alcune fonti di acqua fredda per creare un fiume caldo. La parola Landmannalaugar non a caso si traduce come "People’s Pool", riferendosi alla lunga storia dei viaggiatori che si godono i benefici di questa calda oasi in mezzo al nulla.
3) Hot Springs
Several streams of hot water mix with some cold water sources to create a hot river. The word Landmannalaugar not surprisingly translates as "People's Pool," referring to the long history of travelers enjoying the benefits of this warm oasis in the middle of nowhere. Temperatures remain a toasty 36 to 40°C (97 to 104°F) year-round.
4) Grænagil Canyon
C'è un pittoresco canyon dal colore verde ai piedi del monte Bláhnúkur e vicino al campo base, per ammirarlo dovrete affrontare un'escursione molto semplice adatta a tutti.
5) Ljótipollur, la brutta pozzanghera
Il nome di questo lago è fuorviante. Ljótipollur è un piccolo lago formatosi nel cratere, fatto di acqua blu e muschi verdi che crescono sulle sue pendici. Intorno ad esso tantissima rossa roccia lavica. Per raggiungerlo dovrete percorrere un sentiero piuttosto lungo (18 km) oppure guidare per una buona mezz'ora...
FJALLABAK NATURE RESERVE - QUALE TRAIL SCEGLIERE?
Detto del Laugarvergur, il trail di 55 km più famoso d'Islanda, il Landmannalaugar offre diverse possibilità di escursioni decisamente più semplici che vi permetteranno di avvicinarvi a queste bellissime e colorate montagne di riolite. La nostra idea iniziale era quella di percorrere il BLANUKHUR HIKE, il trail di 6.1 miglia in loop (dislivello 350 metri) che conduce in cima alla principale montagna del Landmannalaugar, ma la verità è che, nonostante in Islanda sia davvero impossibile perdersi lungo i percorsi ben segnalati, ne abbiamo percorso un altro. Tutti o quasi, infatti, cominciano dal visitor center e dopo una breve ma ripida salita conducono al campo di lava, la prima grande attrazione dei vari percorsi.
4) Grænagil Canyon
There is a picturesque green canyon at the foot of Mount Bláhnúkur and near the base camp: if you want to admire it, just face a very easy hike suitable for everyone.
5) Ljótipollur, the ugly puddle
The name of this lake is misleading. Ljótipollur is a small lake formed in the crater, made of blue water and green mosses that grow on its slopes. Around it you'll see lava rocks. Visitors have to hike a long trail (18 km) or drive for a half an hour...
FJALLABAK NATURE RESERVE - WHICH TRAIL TO CHOOSE?
Apart from Laugarvergur, Iceland's most famous trail (55 km), the Landmannalaugar area offers a number of easier hikes that allow visitors to get closer to these beautiful and colorful rhyolite mountains. Our initial idea was to hike the BLANUKHUR HIKE, the 6.1-mile loop trail (elevation gain: 350 meters) that leads to the top of Landmannalaugar's main mountain: but the truth is that, although it's really impossible to get lost along well-marked trails in Iceland, we hiked another one trail. Almost all of them, in fact, start from the visitor center and after a short but steep climb, lead to the lava field, the first major attraction of the various trails.
Da qui noterete sulla sinistra un piccolo laghetto, mentre a destra in lontananza le splendide e colorate montagne. Potrete davvero scegliere e qualunque opzione sarà sicuramente quella vincente. Il Blanukhur hike vi porta in alto, in un loop che si concluderà a sud del visitor center (e al fiume caldo), li vicino potrete seguire anche il percorso MT. BRENNISTEINSALDA (6.1 km), che conduce in cima all'altra imponente montagna... oppure fare come noi, restare nella valle e camminare in maniera casuale mentre continuerete ad alzare gli occhi per ammirare il paradiso naturale nel quale siete capitati.
From here you will notice a small lake on the left, while on the right (in the distance) there are the beautiful and colorful mountains. Hikers really have a choice and any option is a set of winning situations. The Blanukhur hike takes you upwards, in a loop that ends south of the visitor center (and to the hot river); right there you can also follow the MT BRENNISTEINSALDA trail(6.1 km), which leads to the top of the other imposing mountain... or do as we do, stay in the valley and walk casually while you keep looking up to admire the natural paradise you've stumbled upon.
La verità è che il nome del trail che abbiamo percorso non lo sappiamo neppure noi, sappiamo solo che dopo aver superato il campo di lava ci siamo ritrovati nella vale ed abbiamo camminato a contatto con diversi piccoli fiumi che ci hanno sempre fatto compagnia. Alcune volte abbiamo dovuto superarli saltando su qualche piccolo masso ben posizionato e, dopo una camminata di circa 3 km, siamo arrivati, nel cuore della valle, ad una piccola ma carinissima cascata.
The truth is that we don't even know the name of the trail we hiked, we only know that after passing the lava field we found ourselves in the valley and we walked close to everal small streams. Sometimes we had to overcome them by jumping on some small boulder well placed: At the end of this trail, after 3km, you'll see a small but beautiful waterfall while you are in the very middle of the valley.
Accanto alla cascata, una ripida salita conduce in cima e da li potrete completare il loop che si concluderà proprio poco dopo dove avrete lasciato la vostra vettura. Noi, pigri, abbiamo deciso di tornare lungo il sentiero che ci aveva portato fino alla cascata, rendendolo di fatto un trail di circa 5-6 km tra andata e ritorno. Nonostante il dislivello pressoché nullo entra di diritto nei migliori tre trail della spedizione, un bell'aperitivo in vista della cena che, dopo quest'avventura, non poteva che essere la mitica pizza di domino's.
Next to the waterfall, a steep climb leads up to the top: from there, you can complete the loop that will end right after where you left your car. We've been lazy and decided to come back along the path that had brought us to the waterfall. This was a 6 km out and back trail. Despite there is no elevation gain, it is one of the best three trails of the roadtrip: do we deserve a damn good Domino's pizza or not?
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