L'ultima parte del versante sud dell'Islanda, prima di virare verso nord in direzione Akureyri, è quella dei fiordi orientali, dove c'è una cittadina che è da sempre considerato il più bel villaggio del paese ma anche, come al solito, tanta natura. La "road 1" qui costeggia per davvero il mare e chi deciderà di seguirla nella sua interezza (allungando però notevolmente il percorso), non potrà che rimanere affascinato da una strada che da Hofn vi condurrà fino a ad Egillstadir, il polo turistico dell'area. Se invece vorrete accorciare i tempi di percorrenza, ma senza perdere il fascino dell'on the road, allora sarà la deviazione che effettuerete poco dopo aver lasciata la città di pescatori di Djúpivogur a cambiare notevolmente paesaggio e svolgimento della giornata. Come? Scopriamolo insieme...
The last part of the southern side of Iceland, before turning north towards Akureyri, is that of the eastern fjords, where there is a town that has always been considered the most beautiful village in the country but also, as usual, a lot of nature. The "road 1" here really runs along the sea and those who decide to follow it in its entirety (but the route streches!), will not be able that to remain fascinated by a road that from Hofn will lead you to Egillstadir, the tourist center of the area. If, on the other hand, you would like to shorten the journey time, but without losing the charm of the "on the road", then the detour that you make shortly after leaving the fishing town of Djúpivogur will change the landscape and the course of the day. How? Let's find out together...
IL VERSANTE SUD DELLA ROUTE 1, TRA FARI E PISCINE NATURALI
Il primo tratto della tappa, quello che conduce a Djupovigur ed attraversa la riserva naturale di Hvalnes, è tra i più suggestivi dell'intera Route 1. Sembra davvero di essere all'interno di un parco nazionale, dove l'unica traccia della presenza dell'uomo è il faro di Hvalnes, di color arancione, costruito nel lontano 1954.
THE SOUTHERN SIDE OF ROUTE 1, BETWEEN LIGHTHOUSES AND NATURAL POOLS
The first stretch of the stage, the one that leads to Djupovigur and crosses the nature reserve of Hvalnes, is one of the most evocative of the entire Route 1. It really does feel like being inside a national park, where the only trace of man's presence is the orange Hvalnes lighthouse, built way back in 1954.
Dovrete deviare a destra lungo una piccola sterrata che conduce al faro che si affaccia sulla Riserva Naturale di Hvalnes, un mix impressionante tra mare e montagne, con la baia di Hvalnes (a sud) a fare da splendido sfondo. Questa è un'area di pesca, ma non può essere dimenticata la spiaggia di sabbia nera, che divenne una stazione commerciale autorizzata già nel 1912.
There's a detour on the right along a short dirt road that leads to the lighthouse overlooking the Hvalnes Nature Reserve, an impressive mix of sea and mountains, with the Hvalnes Bay (to the south) providing a beautiful backdrop. This is a fishing area, but the black sand beach, which became a licensed trading post as early as 1912, cannot be missed.
Poco più a nord, in direzione Djupovigur, non potrete non notare Stapavík - Stapinn, uno strano masso decisamente fotogenico che compare dall’acqua. Una deviazione che conduce al parcheggio (segnalata come rest area) vi permette, di ammirarlo da posizione decisamente privilegiata.
A little further north, in the direction of Djupovigur, you can't fail to notice Stapavík - Stapinn, a strange and decidedly photogenic rock that appears from the water. A detour that leads to the parking lot (marked as rest area) allows you to admire it from a very privileged position.
Poco prima di entrare nella cittadina di Djupovigur, invece, una chicca abbastanza sconosciuta vi attende, nascosta tra la road 1 e l'oceano. Dovrete prestare attenzione circa 2 km prima di raggiungere il paese, quando una piccola ma non semplice da notare deviazione sulla destra conduce al parcheggio della Djúpavogskörin Natural Geothermal Pool, che altro non è che il nostro primo approccio con le piscine naturali di acqua calda presenti in Islanda. Attenzione perchè la piscina è nascosta dietro una piccola collinetta al di là del parcheggio, non fatevi spaventare se non la noterete subito. La piccola piscina, il cui accesso è gratuito, è stata costruita dall'uomo ed al suo interno è presente acque della vicina sorgente termale. La temperatura è decisamente alta per cui, soprattutto d'estate, non è così semplice restare per molto tempo a mollo...
Just before entering the town of Djupovigur, however, a fairly unknown gem hidden between road 1 and the ocean awaits you. You'll have to pay attention about 2 km before reaching the town, when a small but not easy to notice detour on the right leads to the parking lot of the Djúpavogskörin Natural Geothermal Pool, which is our first approach to the natural hot water pools in Iceland. Be careful because the pool is hidden behind a small hill on the other side of the parking lot and don't be scared if you don't notice it right away. The small pool, which is free of charge, was built by man but inside it there is water from the nearby hot spring. The temperature is very high so, especially in summer, it is not so easy to soak for a long time...
LE STRADE "939" E "95", VERSO LE HENGIFOSS...
La musica cambia qualche chilometro dopo aver lasciato Djupovigur, non tanto grazie alle Nykurhylsfoss (Sveinsstekksfoss), piccole cascate situate a ridosso della strada, ma anche per soprattutto per la strada "95". Come vi abbiamo anticipato, chi vorrà proseguire lungo la 1 che costeggia diversi fiordi del sud-est islandese, dovrà poco dopo aver lasciato il villaggio proseguire dritto. Se invece, come noi, avrete deciso di svoltare a sinistra (direzione Egillstadir) dovrete prepararvi a circa 45 minuti buoni di sterrata, lungo prima la strada "939" e poi lungo la "95". La "939" s'inerpica ripidissima sulle montagne ma è percorribile in estate, così come la successiva "95" anche da vetture che non siano suv. Il fondo, è infatti, abbastanza regolare.
ROADS "939" AND "95", TOWARDS THE HENGIFOSS...
The music changes a few kilometers after leaving Djupovigur, not only because of the Nykurhylsfoss (Sveinsstekksfoss), a small waterfalls located close to the road, but also and above all thanks to the road "95". As we have anticipated, those who wish to continue along route 1, which runs along several fjords of southeast Iceland, will have to continue straight after leaving the village. If, instead, like us, you turn left (direction Egillstadir) one hour or dirt roads are waiting for you, first along the road "939" and then along the "95". The "939" climbs steeply up the mountains but it is passable during the summer months, as well as the following "95" even by cars that are not SUVs. The road surface is in fact quite regular.
La strada è un susseguirsi di montagne, cascate, animali allo stato brado, fiumi e splendide viste. Dovrete seguire la "939" sino a quando vi troverete di fronte ad uno stop: qui, svoltando a sinistra la strada diventa "95", costeggia per un brevissimo tratto un bellissimo lago prima di diventare di nuovo asfaltata. E' la strada che, insieme alla "931" (immersa nei boschi e "casa" di molti campeggiatori) conduce alla più importante meta di giornata, le Hengifoss.
The road is a succession of mountains, waterfalls, wild animals, rivers and beautiful views. Just follow the "939" until you find yourself in front of a stop sign: here, turning left, the road becomes "95", skirting a beautiful lake for a very short distance before becoming paved again. This is the road that, together with the "931" (immersed in the woods and home to many campers) leads to the most important destination of the day, the Hengifoss.
TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE SULLE HENGIFOSS - TRAIL E MOLTO ALTRO...
Le Hengifoss, situate nel cuore della foresta di Hallormsstaðarskógur, non lontane dall'immenso lago Lagarfljót, altro non è che una delle tre cascate più alte d'Islanda grazie ai suoi 128 metri di altitudine. Eppure, essendo un po' lontana dalla "1" (e dal paese di Egillstadir, di passaggio lungo la strada ad anello), è spesso snobbata dai visitatori.
EVERYTHING YOU NEED TO KNOW ABOUT HENGIFOSS - TRAIL AND MUCH MORE...
The Hengifoss, located in the heart of the Hallormsstaðarskógur forest and not far from the immense lake Lagarfljót, is nothing but one of the three highest waterfalls in Iceland thanks to its 128 meters of altitude. Yet, being a bit far from the "route 1" (and from the town of Egillstadir), it is often snubbed by visitors.
Dal parcheggio, piuttosto grande, comincia il sentiero di 2.5 km (5 km considerando anche il ritorno) che almeno per la prima parte è il decisa salita (considerate almeno 1 km in salita e 2,5 km in piano). A metà del percorso, una volta giunti al primo view point, noterete un'altra cascata: sono le Litlanesfoss, conosciute anche come Stuðlabergsfoss, ovvero le cascate della colonna di basalto.
From the parking lot, which is quite big, begins the 2.5 km trail (5 km out and back) that at least for the first part is a steep climb (1 km uphill and 2.5 km flat). Halfway along the path, once you get to the first viewpoint, you'll notice another waterfall: these are the Litlanesfoss, also known as Stuðlabergsfoss, the waterfalls of the basalt column.
Proseguendo, il sentiero spiana mentre in lontananza le bellissime Hengifoss faranno capolino davanti a voi. Il trail è molto bello e affollato: come al solito non c'è possibilità di perdersi. Dovrete prestare attenzione soltanto una volta entrati nella gola che ospita le Hengifoss. Se la vostra intenzione non è ammirarla da distanza ragguardevole, dovrete attraversare il fiume per poter avvicinarvi ad essa. E, se da una parte d'inverno l'acqua è gelida, dall'altra durante l'estate è molto fangosa.
Continuing on, the path goes flat, while in the distance the beautiful Hengifoss peeps out in front of you. The trail is very beautiful and crowded: as usual, there is no chance of getting lost. You'll have to be careful only once you enter the gorge that houses the Hengifoss. If your intention is not to admire the falls from a considerable distance, you'll have to cross the river to get close to them. And, while the water is freezing in winter, it is very muddy in summer.
La cascata di Hengifoss è caratterizzata da strati rocciosi di argilla rossa inseriti tra strati di basalto vecchi di oltre 5-6 milioni di anni. Le molteplici strisce sono sedimenti ed il colore rosso deriva dall'ossidazione del ferro nell'argilla.
LUNGHEZZA TRAIL: 2.5 km andata e ritorno
The Hengifoss waterfall is characterized by rocky layers of red clay sandwiched between layers of basalt that are more than 5-6 million years old. The multiple strips are sediments and the red color comes from the oxidation of iron in the clay.
TRAIL LENGTH: 2.5 km round trip
IL VILLAGGIO PIU' BELLO D'ISLANDA? SEMPLICE, SEYDISFJORDUR
CITTA': Egillstadir
HOTEL: Stóra Sandfell Rooms and Cottages (fascia prezzo: media. Voto: 10/10)
Cabins immerse nella natura. La nostra era piccola, davvero, piccola, ma ne eravamo ampiamente consapevoli già in fase di prenotazione (le altre, più grandi, erano sold out). Ma è stata un'esperienza incredibile, grazie anche ad una gattina che ha "bussato" alla nostra porta ed è stata tutto il tempo con noi. Se mai doveste farvi visita (è nera), coccolatela!!!
CITY: Egillstadir
HOTEL: Stóra Sandfell Rooms and Cottages (price range: medium. Rating: 10/10)
Those are cabins surrounded by nature. Ours was small, really small, but we were well aware of that while booking it (the other bigger cabins were sold out). Anyway, that was an amazing experience, thanks also to a kitten that "knocked" on our door and stayed with us the whole time. If you will ever be there (she's black), please cuddle her!!!
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