Reaching Baton Rouge coming from the west means that you're about to see along the way the most famous river of the North American continent, the "father of the United States", the immense river (over 3700 km) that divides the nation. We face it for the second time (the first one was during the on the road along the route 66), but it feels kind of like that: the river that is born in Minnesota and then goes through Wisconsin, Iowa, Illinois, Missouri, Kentucky, Arkansas, Tennessee, Mississippi and of course Louisiana is impressive, it is even more so in its most picturesque stretch, the last one. From Mississippi to Louisiana. Americans have always been talking about what is happening "east or west of Mississippi", this confirms the great importance of the river in the country. In Baton Rouge, Louisiana, the river is basically everything.
(Mississippi river in Baton Rouge, Louisiana)
BATON ROUGE, TRA FRANCESI, INDIANI ED IL PIU' GRANDE STATE CAPITOL
Nel cuore della Plantation Country sorge Baton Rouge, la capitale dello stato della Louisiana, ma seconda città in ordine d'importanza dietro a New Orleans. Un po' francese e un po' indiana (nativi americani) e lo si evince chiaramente dal nome, Baton Rouge, palo rosso in francese. Ovvero quel palo rosso che marcava il confine tra i territori di caccia degli Houma e dei Bayou Goula. Questo dettaglio non sfuggì a Pierre Le Moyne d'Iberville che, nel 1699, fondò la città. Cosa visitare a Baton Rouge? Le due grandi attrazioni della città, eccezion fatta per il Grande Fiume, sono i due State Capitol. Il Louisiana State Capitol è il più alto degli Stati Uniti con i suoi 450 piedi e 34 piani. L'Observation Deck al 27° piano si affaccia sulla città di Baton Rouge ad un'altezza di 350 piedi. L'ingresso alla struttura è gratuita.
BATON ROUGE, BETWEEN FRENCH, INDIANS AND THE BIGGEST STATE CAPITOL
In the heart of the Plantation Country stands Baton Rouge, the capital of the great state of Louisiana even if it's the second most important city in the state after New Orleans. A little 'French and a bit' Indian (Native American): it is clear from the name, Baton Rouge, red pole in French. That is the red pole that marked the border between the hunting grounds of the Houma and the Bayou Goula. This detail did not escape Pierre Le Moyne d'Iberville attention when founded the city in 1699. What to visit in Baton Rouge? The two major attractions of the city, with the exception of the Great River, are the two State Capitol. The Louisiana State Capitol is the highest in the United States with its 450 feet and 34 floors. The 27th-floor Observation Deck overlooks the city of Baton Rouge at a height of 350 feet. Admission free.
(Lousiana State Capitol)
L'Old State Capitol invece, distante solo un paio di miglia, è un monumento storico nazionale situato su un promontorio che domina il fiume Mississippi, tanto da essersi guadagnato col tempo il nickname di "il Castello sul fiume". Al suo interno potrete visitare (a pagamento) l'Old State Capital Museum of Political History che, prima della costruzione del “nuovo” state capitol, era il palazzo del governo della Louisiana.
The Old State Capitol, located only a couple of miles away, is however a national historical monument positioned on a promontory overlooking the Mississippi River, enough to have earned the nickname "the Castle on the river". Inside the building you can visit (for a fee) the Old State Capital Museum of Political History which was, before the construction of the "new" state capitol, the Louisiana government building.
(Lousiana Old State Capitol)
LA OAK ALLEY PLANTATION, UN INCANTEVOLE VIAGGIO NELLA STORIA
Baton Rouge è anche una sorta di porta d'ingresso per la Plantation Country, l'area delle piantagioni di canna da zucchero della Louisiana. Ce n'è una ad ogni angolo ed avrete l'imbarazzo della scelta quando vi troverete lungo la parte meridionale della Great Mississippi River Road. Già, perchè da Baton Rouge a New Orleans il consiglio è quello di dimenticarsi della Highway e di percorrere le 80 miglia che separano le due città costeggiando il fiume per un'esperienza davvero indimenticabile. La Great River Road (che nel 2018 festeggia gli 80 anni di vita) segue il Mississippi dall'inizio alla fine attraverso 10 stati, tra bellezze naturali e tanta, tantissima storia. Come quella che troverete nelle piantagioni della Plantation Country, dove ville neoclassiche antebellum si alternano ai quartieri degli schiavi, dove gli immensi viali alberati (rigorosamente querce ricoperte da muschio spagnolo) che fanno sognare ad occhi aperti si alternano alle sugar houses, i mulini dove avveniva la raffinazione della canna da zucchero.
THE OAK ALLEY PLANTATION, AN ENCHANTED TRAVEL THROUGH TIME
Baton Rouge is also a sort of gateway to the Plantation Country, Louisiana's sugar cane plantation area. There is a plantation on every corner and you will be spoiled for choice when you are traveling along the southern side of the Great Mississippi River Road. Yes, if you're going to New Orleans from Baton Rouge (or viceversa - 80 miles) forget about highways and follow the river course for a truly unforgettable experience. The Great River Road (which celebrates its 80th anniversary in 2018) follows the Mississippi river from beginning to end through 10 states, amid natural beauty and lots of history. Like the history you will definitely find visiting the plantations of the Plantation Country, where neoclassical antebellum villas are alternate with the slave quarters, where the immense tree-lined avenues (live oaks covered with Spanish moss) that make you daydream are alternated with sugar houses, the mills where the sugar cane was once refined.
Ogni piantagione ha una sua storia, ma di una cosa si può essere certi. Sono una più bella dell'altra. Da qui sono passati grandi personaggi e anche grandi film (alcune scene di Django Unchained sono state filmate alla Evergreen Plantation) ed è anche per questo che non è stato facile scegliere quale visitare. La scelta è caduta sulla più fotografata (e ambita location per matrimoni) delle piantagioni della Louisiana, la Oak Alley Plantation che, grazie al suo viale alberato (28 querce secolari, ognuna delle quali possiede un nome) lungo 400 metri, è una delle attrazioni da non perdere quando si visita New Orleans e la Lousiana.
Each plantation has its own story, but one thing can be certain. One's prettier than the other. Great characters and even great movies have stopped by all these plantations (some scenes of Django Unchained were filmed at Evergreen Plantation) and this is one of the reasons why it was not easy to choose which one to visit. Our choice has fallen upon the most photographed (and desired location for weddings) of the Louisiana's plantations area, the Oak Alley Plantation which, thanks also to its tree-lined avenue (28 oak trees, each of which has a name) 400 meters long, is one of the attractions not to be missed when visiting New Orleans and Lousiana.
Oak Alley è stata set di molti films tra cui Intervista con il Vampiro, 12 anni schiavo e Midnight Bayou. Anche True Detective e Beyonce (per il video di Dejavù) sono passati da queste parti. Qui troverete anche un bellissimo bed and breakfast, con camere vista Mississippi, un ristorante di specialità cajun e creola e un cocktail bar, dove sorseggiare un ottimo mint julep, ulteriori ingredienti che hanno reso la Oak Alley Plantation meta ambita anche da celebrità e vip.
Oak Alley has been the set of many movies including Interview with the Vampire: The Vampire Chronicles, 12 Years a Slave and Midnight Bayou. Even the tv series True Detective and Beyonce (for the music video "Dejavù") have passed by the Oak Alley Plantation. Here you will also find a beautiful bed and breakfast, with rooms overlooking Mississippi, a Cajun and Creole specialty restaurant and a cocktail bar, where you can sip an excellent mint julep. This has made the Oak Alley Plantation a popular destination for celebrities and VIPs.
10 COSE DA NON PERDERE ALLA OAK ALLEY PLANTATION
La The Bon Séjour Plantation come veniva un tempo chiamata, è un autentico viaggio nel tempo, quasi 200 anni di storia da vivere tutta d'un fiato, partendo dal “quartiere degli schiavi” (1), dove nelle sei abitazioni conservate potrete scoprire le condizioni in cui vivevano e lavoravano nella piantagione gli schiavi, in contrasto con le condizioni agiate dei grandi proprietari terrieri.
10 THINGS NOT TO BE MISSED AT OAK ALLEY PLANTATION
The Bon Séjour Plantation as it was once called, is an authentic journey through time, almost 200 years of history to be experienced in one breath, starting from the "slavery at Oak Alley" (1), where in the six reconstructed dwellings,the exhibit shares the lives of those who built and sustained Oak Alley, the conditions in which the slaves were living and working on the plantation, in contrast to the wealthy conditions of the great landowners.
L'abitazione principale (2) è la "Big House", un'affascinante dimora del 1800 che rappresenta il fulcro della visita dall'Oak Alley Plantation. All'entrata vi verrà consegnata una brochure (in italiano, a differenza di quella dedicata al quartiere degli schiavi, che è in lingua inglese) che racconta la storia della famiglia Roman, che fu proprietaria della piantagione dal 1836 sino alla conclusione della guerra civile. Una visita guidata all'interno dell'abitazione avviene gratuitamente ogni mezz'ora (non è possibile scattare fotografie). Le vite degli schiavi Meanna e Deterville s'intrecciano con quelle di Jacques Roman, della moglie Celina e del figlio Henry. La vostra mente vivrà un viaggio a ritroso di 150 anni e non potrete non rivivere con il vostro cuore la vita di Meanna che, vestita con un semplice abito di cotone (che potrete ammirare), ricopriva qualsiasi posizione le imponeva Celina. Lei è mamma di un bimbo di cinque anni, ma la sua vita è molto diversa da quella di Celina.
"... Mentre Meanna si sposta intorno al tavolo, riempiendo i bicchieri,
ascolta tutto ciò di cui gli uomini della famiglia Roman discutono:
le piantagioni, gli affari, gli schiavi...
e deve stare in silenzio mentre ascolta discorsi che potrebbero avere importanti ripercussioni su di lei e su tutti gli altri abitanti della piantagione".
The main house (2) is the "Big House", a 180 years old mansion which is the hub of the visit to the Oak Alley Plantation. At the entrance you will be given a brochure (Italian language is also available, unlike the one dedicated to the slave district, which is in English) that tells the story of the Roman family, that owned from 1836 until the end of the civil war . A guided tour inside the house takes place every half hour (admission free, it is not possible to take photographs). The lives of the slaves Meanna and Deterville are intertwine with those of Jacques Roman, his wife Celina and his son Henry. Your mind will live a trip back to 1850 and you couldn't help but get caught up in Meanna's life who, dressed in a simple cotton dress (you can see it!), covered any position imposed by Celina. She is a mother of a five-year-old, but her life is very different from that of Celina.
"... While Meanna is moving around the table, filling the glasses,
listen to all that the people of the Roman family discuss:
plantations, businesses, slaves ...
and must be silent while listening to speeches
that could have important repercussions on her life
and on all the lives of the other slaves".
Ma la grande bellezza della Big House è anche e soprattutto la magnifica vista che si ha sull'Alley of Oaks (3), l'enorme viale alberato che rende ancor più magico un luogo di una bellezza stordente. Percorretelo interamente e scattate quante più foto potete...
Another great beauty of the Big House is also the magnificent view you get on the Alley of Oaks (3), the 28 Virginia Live Oaks stretch 1/4 mile from the Mississippi River to the Mansion, with trunks as large 30 ft in diameter. Follow it entirely and take as many photos as you can ...
Prima di concludere la visita alla Oak Alley Plantation vi troverete ad affrontare il Sugarcane Theatre (4), la The Civil War Tent (5), dove conoscerete l'impatto della guerra civile sulla piantagione, l'era post emancipazione (6), gli Stewart Garden (7), le tombe della famiglia Stewart (8), ovvero gli ultimi privati a possedere la Oak Alley Plantation, le tombe della famiglia Roman (9) e l'immancabile shop (10).
Before concluding your visit to the Oak Alley Plantation, don't miss the Sugarcane Theater (4), The Civil War Tent (5), where you will have the opportunity to learn about the impact the civil war had on this area, the exhibit that shares the history of the plantation in the post-emancipation era (6), the Stewart Garden (7), the Stewart family Graveyard(8), the last private owners, the Roman family tombstone (9) and the blacksmith shop (10).
ORARI: 9 - 17 (tutti i giorni tranne il 1 gennaio, il Mardi Gras, il giorno del Ringraziamento ed a Natale)
PREZZI: 25 dollari per gli adulti, 10 dollari per i ragazzi (13-18), 7 dollari per i bambini (7-13)
TOUR DELLA BIG HOUSE: dalle 9.30 alle 17 - ogni mezz'ora
TEMPO PREVISTO PER LA VISITA: 2-3 ore
HOURS OF OPERATION: 9 am - 5 am (open daily except New Year's Day, Mardi Gras Tuesday, Thanksgiving Day and Christmas Day
PLANTATION ADMISSION: 25 dollars for adults, 10 dollars for youth (13-18), 7 dollars for children (7-13)
BIG HOUSE TOUR: from 9.30 am to 5.00 pm - every half hour
VISIT DURATION: 2-3 hours
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Baton Rouge e la Oak Alley Plantation
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