In the first three days we've visited all the most important things of the "big apple". In our last day in the city we want to do something weird... After a quick stop in Harlem, our friends leave us and go to visit the museums (Moma and Guggenheim), we prefer to take the subway: our destination is Queens! Why? Because of sports, of course, but also because we want to live for just one day the real New York City, not the "fake" one (Manhattan).
Alla sinistra della stazione c'è il CitiField, la casa dei New York Mets di baseball...
To the left of the station, the CitiField, home of the New York Mets baseball ..
alla destra il Billy Jean King National Tennis Center. Sì, lo stesso dove ogni anno a fine agosto si disputano gli Us Open di Tennis. Inutile girarci intorno, siamo come dei bambini il giorno di Natale quando scopriamo che è possibile calcare i campi che da lì ad una quindicina di giorni avrebbero ospitato Federer, Nadal, Djokovic e tutti gli altri...
to the right the Billy Jean King National Tennis Center. Yes, the same one where every year in late August the U.S. Open Tennis Championships is played. We are like children on Christmas day when we discover that it is possible to stay on the courts, the same ones where Federer, Nadal, Djokovic play...
L'Arthur Ashe Stadium è maestoso,
The Arthur Ashe Stadium is majestic,
così come la statua che lo raffigura.
as well as the statue of him.
Riusciamo anche ad entrare (in cerca di fresco) e, come premio, c'è la tv che trasmette Federer-Del Potro, semifinale olimpica (in basso sulla sinistra).
We enter and watch the tennis match between Federer and Del Potro, semifinal of the Olympic Games.
Ovviamente coloro i quali hanno sbirciato, anche solo per qualche secondo, uno Us Open in tv, non potranno non essere rimasti affascinati dal "mondo" all'interno del parco. Ecco quindi che, dopo un veloce pranzo a base di gelato (inevitabile dato che non saremo tanto lontano dai 40 gradi...)...
One of the symbols of the entire Queens is that "world" in the middle of the park. After a quick lunch (ice crea of course)...
ci tuffiamo nel parco e, in un amen, lo raggiungiamo..
We walk into the park till reaching the "world"
Marco, forse per il caldo, perde letteralmente la testa e, insieme agli altri bambini presenti, si getta all'interno delle fontane prima che la poliziotta (stupita di trovare un turista in un periodo che non sia quello del torneo) inviti tutti ad uscire. Sì, quello sulla destra nell'angolino è proprio Marco...
Marco, maybe because of the hot, loses his mind and, whit the other kids, throws himself into the fountains till the policewoman (amazed to find a tourist in a period far from the tournament) forces the crowd to leave the fountain. Yes the man in the corner is Marco!
Non mancano le solite foto di rito...
of course some pictures...
Nel pomeriggio, stravolti (Marco anche fradicio), riusciamo anche a dormire un'oretta buona su una panchina del parco, prima di rientrare in città. E sulla metro non mancherà la visione di qualche posticino strano...
In the afternoon we also sleep for a good hour on a park bench before returning to the city. We see some strange places...
E' l'ultima sera, non si può dunque non replicare Shake Shack. Ovviamente dove andiamo noi c'è sempre coda,
It's the last night in New York, Shake Shack is waiting for us. Of course there is always a queue...
ma ormai siamo abituati...
but now we are used to ...
anche perchè l'attesa come sempre viene ripagata...
also because the wait is rewarded. As always ...
mente su Manhattan si accendono le luci della sera.
while the lights of Manhattan are shining.
CLICK ON "POST PIU' VECCHI" ON THE RIGHT TO CONTINUE....
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